Classe VIIIf - Arte&Scienza

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CLASSE VIII - Silicati
Fillosilicati
I fillosilicati (dal greco fùllon, foglia) sono i silicati il cui reticolo cristallino è dovuto alla sovrapposizione di strati o fogli, formati da tetraedri SiO4 disposti secondo un reticolato a maglie esagonali, esteso illimitatamente in due direzioni del piano. Nel reticolo cristallino di certi fillosilicati sono presenti inoltre fogli formati da molecole d'acqua o da gruppi ossidrilici, che s'interpongono fra gli strati tetraedrici. Talora il silicio può essere sostituito, in parte, dall'alluminio. Degli ottanta e più fillosilicati attualmente noti, i più importanti dal punto dì vista industriale e petrografico sono, oltre alle miche, íl talco, le cloriti, l'amianto ed i minerali delle argille.

Apofillite

Si tratta dì un fillosilicato  di potassio, sodio, ferro(II) e manganese(II) idrato, cristallizzato nel sistema triclino, classe pinacoidale. L'apofillite può essere incolore, biancastra, rosata o giallo-verdastra. Ha sfaldatura basale perfetta e lucentezza madreperlacea sulla base, vitrea sulle facce del prisma. Il minerale è spesso associato con calcite, zeoliti, datolite e pectolite, e si trova come minerale di formazione secondaria, nelle druse e nelle cavità delle rocce basaltiche. Il nome deriva dal greco antico apò = separazione e fùllon = foglia, per la facilità con cui sfoglia.

Composizione chimica: Fillosilicato di potassio, sodio, ferro(II) e manganese(II) idrato,
(K, Na)(Ca, Fe, Mn)4Si8O22OH · 8H2O

Fotografia: Apofillite (India)
Talco

Questo importante minerale, per le sue particolari e caratteristiche proprietà fisiche, è, fra i silicati, quello di maggior impiego in campo industriale. Il talco e un fillosilicato di magnesio, con ossidrili, cristallizzato nel sistema monoclino. Nella sua composizione chimica possono essere presenti, talora, l'alluminio, il titanio ed anche il ferro(II) od ìl manganese(II), che sostituiscono, in parte, rispettivamente il silicio ed il magnesio. In cristalli distinti non è noto; si presenta sempre in lamine a contorno pseudoesagonale, riunite in aggregati a rosetta, feltrati, stellati, squamosi, oppure compatti nel qual caso si ha la varietà nota con il nome di steatite o pietra saponaria. Il talco può essere incoloro, oppure bianco-argenteo, verdognolo o bruno per impurità.

Composizione chimica: Fillosilicato di magnesio con ossidrili, Mg3Si4O10(OH)2

Fotografia: Talco (Italia)
Pirofillite

Di aspetto molto simile al talco dal quale si distingue talora con difficoltà, la pirofillite è un fillosilicato di alluminio, cristallizzato nel sistema monoclino (o triclino). Non compare mai in distinti cristalli, ma in lamelle con lucentezza madreperlacea, oppure in aggregati raggiati, a volte compatti. Ha colore bianco, giallo, verdognolo o verde-bruno. La si puo distinguere dal talco perché, bagnata con una soluzione di nitrato di cobalto ed arroventata, assume colore azzurro, a differenza del talco che, con analogo trattamento, diventa violaceo.

Composizione chimica: Fillosilicato di alluminio con ossidrili, Al2Si4O10(OH)2

Fotografia: Pirofillite (Cina)
Muscovite

La muscovite, detta anche mica potassica o mica bianca, è, tra i minerali micacei, uno dei più comuni e diffusi in natura. Nella sua composizione chimica possono essere presenti anche sodio, rubidio, calcio, bario, magnesio, ferro(II), manganese(II), cromo e vanadio. Cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica, sia in cristalli tabulari irregolari a contorno esagonale, che, più frequentemente, in lamine flessibili ed elastiche, oppure cristallizza anche in aggregati squamosi, compatti. Può essere ìncolora, bianco-grigiastra, oppure leggermente giallognola o verdognola, ha lucentezza madreperlacea, tendente alla sericea. Il nome ha origine dalla provincia di Moscovia dove questo minerale veniva usato al posto del vetro.

Composizione chimica: Fillosilicato di alluminio e potassio con ossidrili e fluoro, KAl2(Si3Al)O10(OH; F)2

Fotografia: Muscovite (Russia)
Biotite

La biotite, cosi denominata in onore del mineralogista francese J. B. Biot, é un minerale molto comune in natura, soprattutto come componente di rocce eruttive intrusive e metamorfiche. Essa rappresenta il termine più importante della serie delle miche ricche in magnesio e ferro, detta appunto della biotite. Cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica, in cristalli tabulari pseudoesagonali, oppure, più frequentemente, in lamine elastiche prive di contorno cristallino, od anche in scaglie irregolari, od in aggregati scagliosi. Ha colore bruno-rossastro, verde molto scuro, o nero. Possiede sfaldatura basale perfetta e lucentezza vitrea.

Composizione chimica:  Fillosilicato di potassio, magnesio, ferro(II), alluminio e ferro (III) con ossidrili e fluoro,
K(Mg;Fe)3(Al; Fe)Si3O10(OH; F)2

Fotografia: Biotite (Italia)
Stilpnomelano

Rappresenta il termine dl passagqio dalle idrobiotiti alle vermiculiti, cristallizza nel sistema monoclino in forma dì minute lamine od in aggregati asbestiformi o scagliosi di colore rosso-brunastro cupo o nero. Il minerale ha lucentezza vitrea, sfaldatura basale perfetta. Termini di passaggio dalle idrobiotiti alle vermiculite sono pure i seguenti rari fiilosilicati: ekmanite, maconite; vaallte e kerrite. Il nome deriva dal greco antico, splendente e nero, per il suo aspetto.

Composizione chimica (incerta):  Fillosilicato di potassio, magnesio, ferro(II), ferro (III) e alluminio con ossidrili,
K(Fe;Mg; Fe)8(Si; Al)12(O; OH)27

Fotografia: Stilpnomelano (Svezia)
Pennina [Penninite]

La pennina o penninite è una clorite ricca di magnesio, appartenente alla cosiddetta serie delle talco-cloriti. Cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica, in forma di cristalli appiattiti di colore verde-azzurrognolo con lucentezza madreperlacea sulla sfaldatura. La pennina è molto diffusa in natura. Trovasi particolarmente nei diabasi, che sono rocce effusive povere di silice corrispondenti ai magmi gabbrici. Prende il nome dal mineralogista Thomas Pennant.

Composizione chimica:  Fillosilicato di magnesio ed alluminio, con ossidrili, Mg5Al(AlSi3O10)(OH)8

Fotografia: Pennina (Germania)
Clinocloro

Il clinocloro è una clorite ricca di magnesio, con tracce di Ferro(II), appartenente, come la pennina, alla serie delle talco-cloriti. Cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica, in cristalli lamellari a contorno pseudoesagonale, oppure in aggregati compatti, scagliosi. Il colore è verde di vario tono ed intensità; talora può tendere all'azzurrognolo, al giallastro od anche al biancastro, come nella varietà nota con il nome di leuchtenbergite. È un minerale dì origine secondaria, comune ed abbondante in natura. Associato al talco trovasi nelle rocce metamorfiche di epizona, quali i cloritoscisti ed i talcoscisti. Prende il nome dal cloro poiché il minerale è verde, come il cloro.

Composizione chimica:  Fillosilicato di magnesio, ferro(II) ed alluminio, con ossidrili, (Mg,Fe)5Al(AlSi3O10)(OH)8

Fotografia: Clinocloro (Italia)
Vermiculite

Dà il nome ad una famiglia di fillosilicati di magnesio, ferro(III) ed alluminio: le vermiculiti. Il minerale cristallizza nel sistema monoclino, di solito in veste di minutissime scaglie, ma talora anche di distinti cristalli lamellari a contorno pscudoesagonale, teneri, pieghevoli, incolori oppure gialli, verdi o bruni, dotati di lucentezza madreperlacea, e con perfetta sfaldatura basale, come si osserva nelle miche. La vermiculite è un prodotto secondario derivante dall'alterazione idrotermale della mica biotite, sulla quale è spesso pseudomorfa. Il nome deriva dal latino vermiculus (vermicello), poiché riscaldata, si allunga a forma di un piccolo verme.

Composizione chimica: Fillosilicato idrato di magnesio, ferro(III) e alluminio con ossidrili,
(Mg; Fe; Al)3(Si; Al)4O10(OH)2 4H2O

Fotografia: Vermiculite (U.S.A.)
Caolinite

Il fillosilicato di alluminio con ossidrili si manifesta in forme polimorfe: la caolinite, la dickite, la nacrite e l'hallosyte. La più importante e la più diffusa in natura è quella cristallizzata nel sistema triclino, ovvero la caolinite. Essa si presenta sotto forma dì minutissime lamelle pseudo-esagonali, dotate dì lucentezza madreperlacea, spesso riunite in ammassi untuosi al tatto, plastici, opachi, terrosi, di colore bianco, od anche grigio-giallastro sino a bruno per impurità. La caolinite rappresenta il prodotto di una lenta e complessa alterazione idrotermale (caolinizzazione) dei feldspati, dei feldspatoidi e di altri silicati alluminiferi, presenti, come componenti essenziali, in numerose rocce, principalmente di tipo granitico e gneissico. Il nome deriva dal cinese gaoling e significa "colline alte".

Composizione chimica: Fillosilicato di alluminio con ossidrili, Al2Si2O5(OH)4

Fotografia: Caolinite (Cina)
Crisotilo

Con il nome di crisotilo, che in greco antico significa "fibra d'oro", viene indicata la varietà di serpentino maggiormente ricercata ed utilizzata in campo industriale. Tale varietà si presenta in aggregati di colore giallastro, verde-grigiastro o bianco, formati da fibre flessibili più o meno grossolane, dotate di una caratteristica lucentezza sericea. Quando queste fibre sono allungate in soffici fili biancastri, sottili e morbidissimi, si ha il così detto asbesto o amianto.

Composizione chimica: Fillosilicato di magnesio e alluminio con ossidrili, Mg3Si2O5(OH)4

Fotografia: Crisotilo (Canada)
Created by Gi Buzz'
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