CLASSE VIII - Silicati
Sorosilicati
Il motivo strutturale di questa sottoclasse di silicati è rappresentato dal radicale [Si207]6-, che risulta dall'aggruppamento di due tetraedri SiO4, riuniti fra loro per mezzo di un vertice. Nei sorosilicati sono compresi una cinquantina circa di minerali, tra i quali i più diffusi in natura, ed i più importanti dal punto di vista petrogenetico sono gli epidoti. Gli unici minerali utilizzati in campo industriale sono l'emimorfite, dalla quale si estrae lo zinco, e la thortveitite che, contenendo più del 34% di scandio, rappresenta una buona sorgente del metallo.
Thortveitite
È un sorosilicato di scandio, cristallizzato nel sistema monoclino, classe prismatica. Contiene sempre piccole quantità di ittrio che sostituiscono lo scandio, e tracce di afnio e zirconio. Si presenta in cristalli prismatici di notevoli dimensioni, talora geminati, ed anche in aggregati a struttura raggiata. Il colore è verde-grigiastro tendente al nero, la lucentezza subadamantina. Si trova nelle pegmatiti granitiche di Iveland in Norvegia. Dalla thortveitite si estrae lo scandio metallico. Il nome si deve a Olaus Thortveit, mineralogista norvegese che scoprì il minerale.
Composizione chimica: Silicato di scandio, Sc2Si207
Fotografia: Thortveitite (Norvegia)
Melilite
Cristallizza nel sistema tetragonale, classe scalenoedrica, in forma di cristalli prismatici, appiattiti secondo il pinacoide basale, oppure tozzi e leggermente colonnari, incolori o diversamente colorati in bianco, giallo, rosso-brunastro ed anche in grigio. Il minerale ha lucentezza vitrea tendente alla resinosa sulla frattura. La melilite è presente, a volte anche come componente essenziale, nelle rocce effusive basiche recenti di tipo leucitico o nefelinico. Il nome deriva dal greco antico e vuol dire: pietra color miele.
Composizione chimica: Sorosilicato di calcio, sodio, alluminio e magnesio, (Ca,Na)2(Al,Mg)(Si,Al)2O7
Fotografia: Melilite (Italia)
Lawsonite
Venne così denominata per rendere omaggio ad Andrew Lawson, professore all'Università della California. Trattasi di un sorosilicato monoidrato di calcio ed alluminio, cristallizzato nel sistema rombico, classe piramidale. Si presenta in cristalli tabulari o prismatici, frequentemente geminati polisinteticamente, incolori o grigi ed anche grigio-azzurrognoli, con perfetta sfaldatura pinacoidale, lucentezza vitrea. Come minerale secondario, derivante dall'alterazione dei plagioclasi basici, è frequente nelle rocce gabbriche e diabasiche metamorfosate.
Composizione chimica: Sorosilicato monoidrato di calcio ed alluminio, CaAl2Si2O7(OH)2 ⸱ H2O
Fotografia: Lawsonite (U.S.A.)
Ilvaite
Omeotipa con la lawsonite è l'ilvaite, componente accessorio di alcune rocce sienitiche, il cui nome deriva da "Ilva", denominazione latina dell'Isola d'Elba, dove il minerale venne trovato. È un sorosilicato di calcio, ferro(II) e ferro(III) che cristallizza nel sistema rombico, classe bipiramidale. Analisi chimiche eseguite su alcuni campioni di ilvaite hanno rivelato la presenza anche di ossido di manganese. Si presenta in cristalli prismatici allungati con striature longitudinali, ed anche in aggregati bacillari od in masse compatte. Il minerale ha colore nero, talora bruno per alterazione limonitica, lucentezza semimetallica tendente alla grassa. La genesi del minerale è dovuta generalmente a processi metasomatici che si verificarono quando masse metalliche vennero a contatto, durante il raffreddamento, con rocce di natura calcarea.
Composizione chimica: Sorosilicato di calcio, Ferro(II) e Ferro(III), CaFe2FeOSi2O7(OH)
Fotografia: Ilvaite (Toscana, Italia)
Emimorfite
In allusione alla caratteristica emimorfia dei suoi cristalli venne così denominato un importante minerale di zinco, noto anche come calamina, nome adottato comunemente dai minatori per indicare le miscele fra emimorfite, smithsonite ed idrozincite. È un sorosilicato di zinco monoidrato con ossidrili, cristallizzato nel sistema rombico, classe piramidale. L'acqua contenuta, essendo debolmente legata, viene espulsa a 500° C circa; gli ossidrili (OH), che sono presenti come anioni estranei legati al catione zinco, viengono eliminati soltanto a temperatura più alta, con distruzione del reticolo cristallino del minerale. I cristalli, piuttosto rari e di piccole dimensioni, sono frequentemente appiattiti; essi sono quasi sempre limpidi, incolori e dotati di lucentezza vitrea; talora sono riuniti in gruppi a struttura raggiata od anche intrecciati irregolarmente. Incolora se in cristalli, l'emimorfite è diversamente colorata in bianco, grigio, giallo-rossastro ed anche in verde-azzurro.
Composizione chimica: Sorosilicato dibasico di zinco monoidrato, Zn4Si2O7(OH)2 ⸱ H2O
Fotografia: Emimorfite su limonite (Messico)
Astrofillite
Cristallizzato nel sistema triclino, si presenta in cristalli tabulari con abito pseudomonoclino ed anche in aggregati formati da sottili lamelle disposte a stella (da cui il nome di astrofillite). Il minerale ha colore giallo o brunastro, lucentezza madreperlacea tendente alla metallica. Come minerale accessorio è presente nelle rocce eruttive alcaline. Isomorfi con l'astrofillite, sono la kupletskite e la niobiofillite.
Composizione chimica: Sorosilicato di potassio, sodio, calcio, ferro(II), manganese(II), titanio e zirconio con ossidrile, (K;Na)3(Fe;Mn)7Ti2Si8O24(O;OH)7
Fotografia: Astrofillite (Russia)
Ganomalite
Questo raro minerale, che cristallizza nel sistema esagonale e non è completamente noto nelle sue caratteristiche, si presenta in masse formate da minuti granuli incolori, bluastri, trasparenti (esposti alla luce assumono colore biancastro e diventano opachi), molto pesanti (peso specifico 5,66). Deve il suo nome all'aspetto brillante.
Composizione chimica: Sorosilicato di piombo(II), calcio e manganese(II), Pb9Ca5MnSi9O33
Fotografia: Ganomalite (Svezia)
Pistacite [Epitodo]
La pistacite, nota più comunemente come epidoto propriamente detto, è un sorosilicato di calcio, alluminio e ferro(III), che cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica. Essa rappresenta il termine ricco di ferro del gruppo degli epidoti. Si presenta sia in cristalli prismatici, colonnari, limitati da numerose facce striate e lucenti, che in granuli, oppure in aggregati bacillari talora fibrosi. La pistacite ha colore verde scuro, verde pistacchio, giallo verdastro; lucentezza vitrea. Il minerale, è presente in numerose località italiane.
Composizione chimica: Sorosilicato di calcio, alluminio e ferro(III), Ca2Al2(Fe;Al)(SiO4)(Si2O7)O(OH)
Fotografia: Pistacite (Italia)
Allanite
L'allanite, nota meno comunemente con il nome di ortite, è l'epidoto cerifero, che contiene, oltre al cerio, piccole quantità di lantanio, torio, uranio, berillio, sodio, manganese e magnesio. Cristallizza nel sistema monoclino, classe prismatica, in forma di cristalli con abito tozzo oppure allungato od anche tabulare secondo il pinacoide anteriore. Spesso il minerale si presenta in granuli irregolari od in aggregati bacillari oppure in masse compatte. L'allanite è bruno-nerastra ed ha lucentezza che varia da semimetaIlica, a picea, a resinosa. Deve il suo nome a Thomas Allan, che per primo la identificò.
Composizione chimica: Sorosilicato di calcio, cerio, alluminio, ferro(II) e ferro(III),
(Ca; Ce)2(Al; Fe(II); Fe(III))3(SiO4)(Si2O7)O(OH)
Fotografia: Allanite su dolomite (Francia)
Vesuvianite
La vesuvianite, nota come vesuviana o idocrasio ("forma mista" in greco antico), è un sorosilicato di calcio, magnesio, ferro(II) e alluminio, ma può contenere potassio, sodio, manganese, zinco, boro, fluoro e altri elementi. Si presenta in cristalli prismatici tozzi, di grandi dimensioni, ma talvolta in granuli e masse irregolari, cristallizzati nel sistema tetragonale o monoclino. Il colore varia dal verde al bruno, al giallo, al blu e al violetto. Fu trovata la prima volta sul vulcano Vesusio, da cui prese il nome.
Composizione chimica: Sorosilicato di calcio, magnesio, alluminio, ferro(II), boro, con ossidrili e fluoro,
Ca19(Al;Mg;Fe)13B0-5Si18O68(OH;
O; F)10
Fotografia: Vesuvianite (Italia)
Prehnite
La prehnite è un silicato di calcio ed alluminio con ossidrili; ma possono essere presenti anche piccole quantità di ferro(III), magnesio, manganese(II) e sodio. Cristallizza nel sistema rombico, classe piramidale, in forma di cristalli tabulari secondo la base, riuniti spesso a ventaglio od a rosetta. Frequenti sono pure gli aggregati mammellonari, stalattitici e botrioidali. Il minerale può essere incoloro, biancastro oppure grigio-verde. Ha lucentezza vitrea tendente alla madreperlacea. Il nome è dovuto a Hendrik von Prehn che per primo la identificò.
Composizione chimica: Sorosilicato di calcio e alluminio con ossidrili, Ca2Al2Si3O10(OH)2
Fotografia: Prehnite (U.S.A.)
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