Aggregati e associazioni
Raramente in natura i cristalli si trovano isolati; spesso si dispongono in aggregati o associazioni regolari o irregolari.
Pensiamo, ad esempio a una roccia: si tratta di un aggregato irregolare di minerali che possono essere di un solo tipo (travertino) o di tipi diversi (granito).
Aggregati cristallini
Nel momento della cristallizzazione, i cristalli tendono ad unirsi formando delle associazioni che vengono chiamate aggregati cristallini.
Questi possono essere formati da una sola specie minerale, aggregati omogenei, o da varie specie, aggregati eterogenei. Di questi ultimi abbiamo buoni esempi nelle rocce, vere e proprie associazioni di varie specie minerali, come ad esempio, il granito, aggregato eterogeneo di quarzo, feldspato e mica; la cristallizzazione dello zircone su altri minerali offre esempi tipici di aggregati eterogenei regolari.
Negli aggregati omogenei l'associazione dei vari cristalli di una medesima specie minerale può avvenire in forme fortuite o in modo che i vari elementi mantengano relazioni fisse che obbediscono a determinate leggi. Nel primo caso si producono aggregati irregolari, come conseguenza delle condizioni ambientali durante l'accrescimento cristallino; sono buoni esempi le formazioni stalattitiche e stalagmitiche, i geodi (agata), l'accrescimento dei cristalli di ghiaccio, ecc.
Nel secondo caso il motivo dell'associazione risiede nell'accrescimento interno del cristallo, formandosi così gli aggregati regolari fra i quali distinguiamo gli aggregati paralleli, gli uniassici e i biassici. Se le facce e gli spigoli analoghi dei vari cristalli che formano l'aggregato si mantengono paralleli fra loro, con il massimo grado di regolarità nell'orientazione dei vari elementi, si ha un aggregato parallelo; il quarzo, la calcite, gli ottaedri di allume di potassio, danno esempi di tali aggregati.
Vari cristalli si possono associare in modo che tutti abbiano un elemento reale, spigolo o faccia, comune o parallelo dando così un aggregato uniassico. È il caso dei cristalli tabulari della baritina che, unendosi con uno spigolo comune, presentano l'aspetto di libro aperto.
Gli aggregati regolari più importanti sono quelli biassici. Quando due o più cristalli si uniscono in modo che due dei loro elementi coincidano o siano paralleli, essendo la simmetria dell'unione superiore a quella di ciascun individuo, si ottiene un geminato.
Supponiamo che un cristallo di gesso si rifletta su un piano parallelo alla faccia del primo pinacoide; unendo il cristallo e la sua immagine si otterrà un geminato a lancia del gesso e il piano di riflessione diventa un piano di simmetria: piano del germinato. Se uno dei due individui di questo geminato ruota di I80° intorno ad una retta perpendicolare al piano del geminato, si formerà un cristallo di gesso. Questa retta prende il nome di asse del geminato; quest'asse può anche essere uno spigolo del cristallo, come accade, ad esempio, negli spinelli. Quando i geminati hanno in comune una faccia, questa prende il nome di piano di unione.
I geminati possono essere bigeminati quando sono formati da due soli individui e poligeminati se sono formati da più di due cristalli. Fra i primi distingueremo i geminati di contatto nei quali il piano del geminato separa i due cristalli (geminati della cassiterite, degli spinelli, geminato a lancia del gesso), e geminati di compenetrazione quando entrambi gli individui si sviluppano da tutte e due le facce del piano del geminato, ed è, in questo caso, impossibile delimitarli in due metà rigorosamente simmetriche (geminato di Karlsbad dell'ortoclasio e geminato a croce di ferro della pirite).
I poligeminati possono essere di vari tipi: i vari cristalli possono geminare uno a destra dell'altro nel medesimo modo originando strutture chiuse, come la corona del rutilo, o aperti, come il geminato a zig-zag dell'aragonite; oppure una serie di cristalli geminano compenetrandosi in modo che la loro unione sembri avere una simmetria che in realtà non possiede, falsa simmetria o pseudosimmetria (come nel prisma pseudoesagonale dell'aragonite); infine i cristalli si possono sovrapporre una serie di fini lamelle che danno origine ad una struttura nella quale non si distinguono gli elementi che la formano; l'albite, ad esempio, dà geminati di questo tipo nei quali le lamine sono osservabili solo per mezzo del microscopio da mineralogia.
Aggregati in forme massive
- Massivo. Appare come una massa solida senza caratteristiche distintive e i cristalli sono privi di facce cristalline (fluorite massiva).
- Granulare. Costituito da singoli granuli di minerali equidimensionali (minio granulare).
- Compatto. Aggregato a grana fine non risolvibile a occhio nudo.
- Saccaroide. Cristalli piccoli simili allo zucchero (gesso e marmo saccaroide).
Aggregati in forma allungate
- Fibroso. Con cristalli a forma di prismi allungati fibrosi, a stretto contatto, ma separabili (amianto).
- Aciculare o aghiforme. Cristalli allungati a forma di ago (natrolite).
- Bacillare. Cristalli allungati a forma di bastoncino (stibnite).
- Colonnare. Simile a fibroso, prismi allungati di un certo spessore, spesso sviluppati parallelamente (gesso).
- Filiforme o capillare. A forma di capello o filo, molto sottile, lungo, spesso arricciato o ondulato (mesolite).
Aggregati in forme lamellari
- Tabulare. Cristallo spesso, con aspetto di lastra piatta (feldspato).
- Lamellare o lanceolato. Cristalli molto appiattiti a forma di lamelle (actinolite).
- Foliato o micaceo. Strati molto sottili che si possono facilmente separare in fogli come le pagine di un libro (mica).
- Scaglioso. Si separa in scaglie (brucite).
- Cresta di gallo. Cristalli tabulari ravvicinati (barite).
Aggregati in forme divergenti
- Dendritico. I cristalli si ramificano come i rami di un albero (pirolusite).
- Piumoso. A forma di piccole piume (boulangerite).
- Raggiato, radiale. Cristalli allungati che partono da un punto comune, senza assumere forme stellari (stibnite).
- Stellato. Cristalli che si irradiano da un punto comune, formando sfere o semisfere che danno un aspetto a stella (wavellite).
- Covone di grano. Forma caratteristica simile a un covone (stilbite).
Aggregati in forme più regolari
- Rosetta. Aggregato di lamelle disposte a forma di rosa (gesso “rosa del deserto”).
- Selliforme. Aggregato di cristalli a facce curve (dolomite).
- Coralloide. Dall'aspetto del corallo (aragonite).
- Oolitico. Aggregazione in piccoli corpi arrotondati simili a uova di pesce (ferro oolitico).
- Pisolitico. Simile al precedente ma delle dimensioni di un pisello (bauxite).
- Reticolato. Aggregato composto da sottili cristalli che formano un motivo a reticolo (quarzo reticolato).
- Amigdaloide. A forma di mandorla (zircone).
- Mammellonare. Protuberanza arrotondate simili a mammelle (malachite).
- Botrioidale. Protuberanze arrotondate, simili alle precedenti, ma più piccole, disposte a grappolo d'uva (pirite).
- Globulare. Superficie costituita da globuli emisferici (celestina).
- Reniforme. Aggregato dall'aspetto di un rene (greenockite).
- Stalattitico. Piccoli cristalli assumono la forma conica o cilindrica, come le stalattiti (calcite).
- A bande. I minerali si dispongono in bande sottili e parallele (malachite).
- Concentrico. Le bande avvolgono un centro (malachite).
- Nodulare. Masserelle separate di forma più o meno sferica con protuberanze irregolari (calcedonio).
- Concrezionato. Di forma approssimativamente sferica o in forme varie, con cristalli raggruppati attorno a un centro (aragonite).
- Elicoidale. Aggregato di cristalli elicoidali a rosa (ematite).
- Spatico. Aggregato cristallino a grana grossa con facile sfaldatura (gesso).
Associazioni cristalline
L'associazione cristallina è il rapporto di accrescimento di due o più cristalli, ognuno rispetto all'altro. L'associazione può essere regolare o irregolare.
Le associazioni irregolari si hanno quando il rapporto di associazione degli individui cristallini è disordinato.
- Geode È una cavità chiusa, riempita secondariamente, in cui i cristalli si dispongono in una superficie curva riempiendola parzialmente, in accrescimento dalla superficie interna verso il centro. In alcuni casi possono essere a bande, come nell'agata, e i cristalli si sono sviluppati verso il centro.
- Drusa I cristalli sono disposti irregolarmente o parallelamente su una superficie piana detta matrice. Si origina per fessurazione della roccia.
- Litoclasi Grandi fessure delle rocce in cui i cristalli possono crescere appoggiati ad una parete ma liberi almeno in una direzione, in modo da sviluppare le facce caratteristiche.
Esistono associazioni regolari in cui uno stesso minerale o minerali diversi crescono con rapporti definiti da una regola.
Associazioni parallele. I cristalli della stessa specie sono orientati nella stessa direzione, condividendo più facce in comune, in modo che gli elementi cristallografici corrispondenti risultino paralleli, ma raggiungendo altezze e dimensioni disuguali (quarzo).
Epitassie. Si ha l'epitassia quando cristalli di specie diverse crescono uno su un altro - che funge da substrato - secondo orientazioni cristallografiche definite, pertanto presentano entrambi facce parallele. Gli esempi più noti sono ortoclasio (substrato) con albite; staurolite (substrato) con cianite; ematite (substrato) con rutilo. Se i cristalli crescono contemporaneamente, di definisce sintassia.
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