MUSICA LEGGERA
THE BEATLES
mito e simbolo di un’epoca
Sulla copertina del primo LP dei Beatles pubblicato in Italia il 26 novembre del 1963 troviamo scritto: "... hanno raggiunto la massima forza espressiva che li pone decisamente in primo piano, circondati dal calore di simpatia sprigionato dai giovani inglesi che vedono in questa formazione vocale-strumentale la luce brillante che splende nel firmamento della musica d'oggi". Un recente articolo, pubblicato su un quotidiano siciliano, sottolinea come la Beatlesmania e un fenomeno rilevante presso i giovanissimi, forse perché dalle canzoni dei quattro di Liverpool traspare quella maniera allegra e sfrenata di concepire la musica e conseguentemente la vita.
I Beatles sono stati un fenomeno socioculturale irripetibile: il mito, il simbolo di un'epoca. Sono entrati a far parte della storia della musica influenzando almeno tre generazioni di musicisti. A più di vent'anni dallo scioglimento del gruppo, il fenomeno Beatles non e ancora svanito, anzi rivela una sorprendente vitalità alimentata dall'interesse di molti giovani che continuano ad entusiasmarsi all'ascolto delle loro canzoni. Le melodie dei Fab four mantengono sempre una bellezza e una completezza estetica difficilmente riscontrabile nei gruppi contemporanei; la loro musica non e mai volgare anche se e stata un punto di rottura col passato e ha scardinato gli schemi stereotipati della canzone, una vera e propria revolution che si e estesa anche al linguaggio e all'abbigliamento dei giovani degli anni sessanta. Quando i Beatles hanno urlato al mondo: «Non tagliatevi i capelli», noi ragazzi, divertiti prima per gioco e poi per slogan, li abbiamo imitati e in questo clima spensierato e non violento e nato il primo momento di contestazione giovanile che porterà più tardi ad una sorta di autocoscienza generazionale. Allora la moda giovane si acquistava nei mercatini londinesi di Carnaby Street: giacche senza risvolto, stivaletti, giubbotti di pelle, le prime minigonne di Mary Quant.
In Italia i Beatles non hanno rappresentato solo una riflessione del mondo giovanile inglese da imitare per moda per affinità elettiva, ma un preciso riferimento musicale nuovo, vivo, vicino alle esuberanze giovanili. Ogni nuovo disco alimentava un nuovo stile musicale e nascevano copiosi complessi musicali con la classica formazione beatlesiana: due chitarre, basso e batteria.
La discografia ufficiale dei Beatles, firmata quasi interamente Lennon-McCartney, è composta da 13 LP pubblicati dal 1963 al 1970 e comprende capolavori come: Love me do, Please please me e And I love her, dove il tema del corteggiamento, della richiesta e dell'invito amoroso e dominante, A hard day's night e Help!, di carattere autobiografico, con precisi riferimenti all'asprezza della vita e al bisogno disperato di aiuto (sono anche titoli di due film da loro interpretati), Yesterday, la canzone più apprezzata e più conosciuta del gruppo, scritta da Paul McCartney, Girl e Michelle, un modo nuovo di cantare l'amore, Eleanor Rigby, che nella tonalità di mi minore evoca il tema della tristezza e della solitudine, Lady madonna, forse un ricordo dei primi periodi in cui sbarcavano il lunario per poter sopravvivere, Penny Lane, il famoso rondò di Liverpool, spazio poetico dei ricordi d'infanzia di Paul e John, Yellow submarine, un invito ad un paradiso mentale iniziatico in un sottomarino giallo (per la prima volta nella musica leggera vengono utilizzati rumori e suoni esterni, come nelle colonne sonore dei film), Lucy in the sky with diamonds, un chiaro riferimento all'LSD (Lucy, Sky, Diamonds) e alle esperienze psichedeliche, Hey Jude, con l'inaspettato, meraviglioso e lunghissimo finale giocato su poche note ritmate dalla voce, Julia, un accorato canto alla donna che ha condizionato la vita di John, Come together, una canzone nonsense che fa il verso ad un certo linguaggio usato in alcuni quartieri di Londra, Something, pura ed essenziale, il gioiello di George, Let it be, Get back, The long and winding road, il testamento spirituale dei quattro di Liverpool, rassegnazione e impotenza di fronte alla disgregazione del gruppo.
I Beatles hanno costruito un mondo musicale nuovo, sovvertito certe regole scontate di vita, trasformato il rapporto con il pubblico; per la prima volta nella storia della musica sono riusciti a riempire gli stadi di giovani. Oggi i tempi sono cambiati, ma i Beatles comunicano ancora irrefrenabili impulsi ad un pubblico di teen agers, che non ha vissuto emozionalmente quel periodo, ma lo sente e lo rivive proprio attraverso l'ascolto della loro musica. (G.B.)
pubblicato sul periodico Intercity, novembre 1995
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1. I Beatles agli inizi
2. Copertina dell'album Sgt. Pepper ...
3. Locandina del Film Yellow Submarine